30 anni fa Guido Puletti fu ucciso in Bosnia. Era un cronista e attivista
La sua storia di esiliato dall’Argentina, foto e video su Ossigeno-Cercavano la verità. In uscita un Podcast-inchiesta
OSSIGENO 26 maggio 2023 – Sono trascorsi trent’anni dalla tragica morte di Guido Puletti, 40 anni, giornalista e attivista italo-argentino, ucciso in Bosnia, Gornij Vakuf, il 29 maggio 1993 mentre partecipava a una missione umanitaria.
Mentre nei Balcani la guerra divampava si era recato in Bosnia insieme ad altri quattro volontari italiani della Caritas di Brescia (Sergio Lana, Fabio Moreni, Christian Penocchio e Agostino Zanotti) per consegnare beni di prima necessità alla popolazione civile. Da quando era iniziata la dissoluzione della Jugoslavia, partecipava a quelle rischiose missioni. Quel giorno si trovava insieme agli altri a Gornij Vakuf. Furono assaliti per strada, a bordo del loro convoglio, dalle milizie irregolari bosniache. Soltanto due di loro riuscirono a salvarsi.
Come mandante di questo crimine, anche grazie alle testimonianze dei sopravvissuti, è stato condannato, prima all’ergastolo e poi a 20 anni di carcere, il comandante Hanefjia Prijć, detto Paraga. Non sono mai stati individuati gli esecutori.
CERCAVA LA VERITÀ – La storia del giornalista e attivista dei diritti umani, dopo tre decenni dalla sua morte, è ancora poco conosciuta al grande pubblico. Ossigeno l’ha ricostruita, raccogliendo documentazione e grazie alla collaborazione della compagna di Puletti, la signora Cinzia Garolla. È possibile leggerla nell’archivio online e ad accesso libero Ossigeno – Cercavano la verità, l’unico portale in Italia a raccogliere tutte le vicende dei giornalisti italiani uccisi. Guido Puletti è il quindicesimo nella cronologia dei 30 giornalisti uccisi ricordati da Ossigeno, che parte dal 1960 e arriva fino al 2014 (vedi). Nella pagina a lui dedicata (vedi), tra le altre cose, ci sono gli scatti di Cristian Penocchi che ritraggono Puletti alla marcia pacifista di Sarajevo, nel dicembre del 1992; c’è anche il documentario realizzato nel 1998 dall’Associazione Video Democratico di Milano e messo in rete nel 2021 da Ossigeno.
CHI ERA – Nato in Argentina, Puletti studia critica letteraria e si impegna fin da giovane nell’attività politica e sindacale. Nel 1977 viene sequestrato e torturato dal regime di Videla. Liberato, si trasferisce in Italia. Tra gli anni Settanta e gli inizi degli anni Novanta scrive delle questioni di politica ed economia internazionale, dei conflitti in America latina, in Africa del nord e nei paesi dell’est europeo.
“Come giornalista e militante ha sempre cercato di capire e di interpretare le realtà nelle quali si trovava. Il suo obiettivo è sempre stato quello di descrivere per diversi paesi la dinamica dei processi economici, politici e sociali e di trasmetterne la logica”, ha dichiarato a Ossigeno Cinzia Garolla (leggi). Oggi Puletti starebbe “con chi resiste dentro e fuori dall’ Ucraina e con chi si oppone nelle forme più varie al regime di Putin”, ha detto in un altro intervento (leggi).
PODCAST “NESSUN MOVENTE” – In occasione di questo trentesimo anniversario è stata annunciata la prossima uscita di un podcast-inchiesta in dieci puntate dal titolo “Nessun movente. Cronaca di un eccidio” , produzione OnePodcast, a cura di Lorenzo Faggi, Anna Giunchi, Manuela Stura e Simone Lombardi. Gli autori hanno cercato un risposta a questa domanda: perché sono state uccise delle persone disarmate che portavano aiuti umanitari? “Ci interessava capire cosa spinge cinque persone ‘normali’ a portare il proprio corpo disarmato in un territorio di guerra, rischiando la vita con l’unico obiettivo di incontrare le vittime e portare solidarietà sotto le bombe. Più lavoravamo al progetto, più ci accorgevamo che dietro la tragica morte dei tre volontari, inizialmente derubricata a semplice rapina finita male, e al miracoloso salvataggio dei due sopravvissuti, c’erano punti oscuri che non erano mai stati chiariti”, dichiarano in una nota.
Il 29 maggio saranno disponibili le prime due puntate. Ascolta qui il trailer.
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