3 maggio. Bonafoni (Regione Lazio), difendere i giornalisti minacciati
La consigliera sottolinea l’importanza del lavoro di squadra e dichiara l’impegno dell’ente regionale nelle scuole per sensibilizzare le coscienze dei più giovani
“La battaglia contro le minacce e le intimidazioni ai giornalisti è molto importante. Dobbiamo vincerla e ci riusciremo soltanto facendo un buon lavoro di squadra, mettendo insieme istituzioni, giornalisti, forze di Polizia, sindacati e la cittadinanza tutta. La Regione Lazio sta facendo la sua parte stando a fianco dei giornalisti nei processi per querele temerarie che rappresentano vere e proprie minacce, come lo sono le macchine che esplodono e le intimidazioni ai propri cari e ai propri conoscenti”. Lo ha detto Marta Bonafoni, consigliera della Regione Lazio, il 3 maggio 2018 presso la casa del Jazz di Roma, alla celebrazione della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, promossa da Ossigeno per l’Informazione insieme all’AgCom e con il patrocinio dell’UNESCO.
“Noi – ha spiegato – stiamo lavorando nelle scuole per formare le coscienze e facendo rivivere luoghi come questi, beni confiscati alla mafia, affinché siano messi a disposizione della cittadinanza e diventino patrimonio comune con nuovi valori: vogliamo che questi luoghi attraverso un uso quotidiano diverso e concreto siano in grado di veicolare un nuovo messaggio”.
Secondo Bonafoni l’Italia ha scalato qualche posto in classifica della libertà dell’informazione ma non è ancora abbastanza, per questo la Regione Lazio – ha ricordato – ha scritto una legge quadro sulla pluralità dell’informazione dove “l’informazione anti-mafia è tra i parametri di giudizio sulla qualità dell’informazione che viene offerta dai media e dalla rete”. Concludendo Bonafoni, indicando la grande lapide con i nomi di 900 vittime innocenti delle mafie, ha detto: “Dobbiamo fare uscire dall’angolo questa importante targa con i nomi dei caduti. L’impegno da domani deve essere quello di farla viaggiare dentro la conoscenza e le coscienze dei cittadini della nostra regione e farla vivere in modo concreto, con iniziative come questa, che vanno oltre la celebrazione di un giorno”.
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